LA MANICURE GIAPPONESE
LA RICERCA DELLA BELLEZZA ORIENTALE STA NELLA NATURA
Quando si pensa ad una manicure che, in modo istantaneo, ha come risultato unghie durissime, lucenti e di colore omogeneo, per gli occidentali è scontato figurare trattamenti come la ricostruzione in acrilico, l’applicazione di uno smalto semi permanente o del gel.
La storia alle spalle di questo tipo di manicure ha centinaia di anni, ben 400 secondo le testimonianze storiche, ed era già diffusa tra i nobili per dare alle mani un aspetto elegante e aristocratico. Da una parte un trattamento di bellezza, dall’altra un rituale vero e proprio, la manicure giapponese è stata ufficializzata e diffusa anche nel resto del mondo a partire dal 1958, risultando una delle più “anziane” che ci siano!
MANICURE GIAPPONESE VS MANICURE OCCIDENTALE: LE DIFFERENZE
La differenza principale tra la manicure giapponese e quella occidentale sta nel tipo di prodotti usati per rendere le unghie brillanti e lucenti. La manicure a cui siamo abituate, infatti, è praticamente inseparabile dallo smalto, trasparente o colorato che sia!
La manicure giapponese, al contrario, è basata su ingredienti totalmente naturali, come il ginseng e la cera d’api, ideali per proteggere le unghie creandovi sopra un film protettivo che, al contempo, non soffoca le unghie e ne facilita la traspirazione.
Figurano anche i lipidi, che fanno sì che le unghie rimangano elastiche, la lanolina, il pantenolo e la glicerina, dalle forti proprietà idratanti, il silicio, lo zinco, e vitamine come la E, la H e la A, tutte ottime per stimolarne la crescita e aumentarne la resistenza. Insomma, se la manicure occidentale è prettamente estetica, quella giapponese è anche curativa!
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